Galleria Raucci/Santamaria Piazza S.Maria La Nova 19 – 80137 Napoli
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TIM ROLLINS and K.O.S.
Inaugurazione Venerdì 18 Ottobre 2002 ore 19.30.
Dal 6 Aprile – 11 Maggio 2001.
Di solito si tende ad identificare nello sviluppo storico dell’arte la capacità del singolo artista che assume rilevanza rispetto agli altri come anticipatore oppure come persona che efficacemente riesce a tradurre con le sue opere la contemporaneità del proprio tempo. Se da un lato questa asserzione può essere vera, da un altro punto di vista può apparire come mendace poichè, lo sviluppo e l’avanzamento, non è mai legato alla singola individualità, ma per molti aspetti, alla volontà di molti o, per essere più precisi, nel contesto artistico, a quelli che inviduano i diversi contributi del gruppo traducendoli in un proprio linguaggio. Ciò che ci appare interessante nella metodologia artistica di Tim Rollins é l’aver compreso come il lavoro di gruppo sia estremamente interessante e come questo sia immediatamente identificabile con lo sviluppo della stessa evoluzione artistica. I Kids of Survival cooperano con l’artista alla realizzazione delle opere e, oltre ai motivi relativi alla compartecipazione, se ne possono identificare altri che possono avere molteplici letture :
Il processo di realizzazione
L’equivalenza estetica delle opere è direttamente connessa con il contenuto della stessa. I lavori dell’artista, per quanto siano visualmente dipinti, rivestono o meglio ricoprono la superficie di un testo letterario. La letteratura viene presa in esame e connessa con il fare arte; il contenuto dei testi viene discusso con i ragazzi e da ciò scaturisce la natura estetica dell’opera. Il dipinto attraverso la cooperazione riconduce l’artista ad una metodologia di realizzazione in cui il singolo individuo si relaziona al gruppo beneficiando di valenze che annullano la peculiare individualià dell’ artista.
La contestualizzazione alla compartecipazione
La relazione della struttura stessa dell’opera si connette con la realtà sociale dei compartecipanti alla realizzazione. La scelta dei componenti del gruppo è individuata tra quelli che provengono da situazioni deprivate socialmente. La stessa ubicazione dello studio dell’artista può immediatamente farci da referente : South Bronx, connettendoci istantaneamente ad una scelta che implica una discussione politica della stessa opera e delle connessioni riflesse in essa se la si valuta nel contesto artistico.
La scelta e la democratizzazione della creatività
L’artista crea, e il suo operare attua la sua volontà e la capacità della comunicazione attraverso le sue opere. Nel caso di Tim Rollins questa volontà si applica al gruppo e nella dinamica della realizzazione si traduce la capacità di relazionare l’opera con l’esortazione alla creatività dei partecipanti. L’individualità trova completamento nell’ inventiva del gruppo ed in questa relazione si introduce la democratizzazione della creatività e la liberalizzazione dello stato sociale. Questo stato di riscatto emancipa i partecipanti e la scelta dell’artista proponendoci la visione di un ben più ampio contesto visuale che allarga l’orizzonte delle pur semplici coordinate dimensionali della pittura.