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Costante invariata nel lavoro di Ann Lislegaard è l’interesse per il contesto soggettivo dello spazio, attraverso la relazione che si stabilisce tra il suo lavoro, lo spettatore ed il luogo in cui ci si imbatte.
Qualunque sia la formalizzazione alla quale Lislegaard giunge - installazioni sonore, video installazioni fotografia - la nostra esperienza del tempo e dello spazio risulta manipolata attraverso un processo di decostruzione sensoriale e destabilizzazione percettiva. Strumento di tale destabilizzazione è il racconto avulso dall’uso di tecniche narrative......
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