Comunicato Stampa : Cathy Wilkes “Most Women Never Experience”
Dal 16 Maggio al 30 Giugno 2005 – Inaugurazione 16 Maggio dalle 19.00 alle 21,30.
Galleria B : CATHY WILKES
Un oggetto può, nella sua realtà tridimensionale, essere d’affezione o implicitamente contenere informazioni che derivano dalla richiesta pratica dell’utilizzo. Nello stesso tempo dichiara l’appartenenza del temperamento e la condizione sociale di chi lo possiede o di chi potrà desiderarlo.
Nelle fibre costitutive del suo microcosmo è racchiuso quel mistero che può aprirsi e decifrarsi alla sensibilità dell’artista che ne supervisiona il suo contenuto. Cathy Wilkes possiede la capacità di intravedere queste informazioni negli oggetti, e con una sottile sensibilità restituirci la visione della loro essenza. Essi vengono assemblati in una forma narrativa affinché non perdano le loro peculiari caratteristiche o la memoria che in essi è contenuta. Questa enigmatica scrittura narrativa è in alcuni casi lieve ed impalpabile, quasi a voler rispettare l’ intimità dell’oggetto preso in prestito, sino ad eludere la propria presenza e a farsi da parte perchè non se ne deprivino le informazioni in esso contenute.
E’ una visione che riserva e protegge l’appartenenza di questi oggetti trovati o non, in modo che divengano essi stessi soggetti della narrazione, integrandoli con forme e materiali semplici nella costruzione della scultura. Anche questa può avere alcune volte un’effimera definizione formale, per cui gli oggetti che la costituiscono e quindi l’opera in sé potrebbero essere trasformati ed infine fissati solo quando la persona che l’acquista ne definisce la nuova appartenenza.
Anche i piccoli dipinti, in alcuni casi, accolgono gli oggetti, e, come campi neutri, ci mostrano i sottili segni che si propagano sulla tela e relazionandosi con essi ,senza rapporti conflittuali, ne definiscono o ne ampliano i contenuti.